- LUIGI ROCCO ANTONINI - A cura del Prof Severino Ragazzo

LUIGI ROCCO ANTONINI: UN VALLATESE CHE HA FATTO LA STORIA DEL SINDACALISMO NEGLI STATI UNITI D'AMERICA DAL 1910 FINO AL 1950

A cura del Prof Severino Ragazzo.
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   Nasce a Vallata, registrato all'anagrafe al numero 119, l'11 settembre del 1883 da Antonio Pietro di Luigi di anni trentaquattro, maestro domiciliato in via Piazza di Sopra, al numero 35 e da Maria Francesca Netta, donna di casa e di condizione benestante.
    Il padre Pietro, nato a Caggiano nel 1849, è arrivato a Vallata nel 1874 per svolgere la professione di insegnante, conosce Maria Francesca e se la sposa.
    Aveva studiato con Giuseppe Verdi nel conservatorio di Milano e aveva suonato l'organo nel Duomo della città meneghina.
    Non si sa di preciso quanti furono i figli di Pietro, c'è chi parla addirittura di sei.
    Nel 1887 Pietro con la famiglia si trasferisce a Valmadrera (Lecco) per qualche anno.
    Nel 1892 gli muore la moglie a soli trentanove anni, si trasferisce a Tortona in Piemonte dove continua l'insegnamento ed il figlio Luigi frequenta le scuole superiori.
    Dal 1902 al 1906 Luigi Antonini presta il servizio militare come fante nell'esercito italiano ed è orgoglioso di avere avuto un prozio che aveva combattuto a fianco di Napoleone.
    Nel 1910 Luigi e il fratello Paolo emigrano e si trasferiscono a New-York, alloggiando presso la sarta Jennie Costanza che Luigi due anni dopo prende in moglie .
    Fa diversi lavori: in un tabacchificio, poi in una ditta di pianoforti ed infine in una fabbrica di camice a Manhattan.
    Nel 1913 lo sciopero degli operai tessili è il battesimo sindacale di Luigi Antonini.
    Sempre nel 1913 nasce l'“Internazional Ladies Garment Workers Union” (ILGWU) o l'Unione internazionale delle donne lavoratrici del tessile in cui Luigi Antonini fa parte dell'esecutivo.
    Nel 1916 L'Antonini fonda il settimanale l'“operaia”, organo per far crescere la coscienza sociale di tante lavoratrici.
    Nel 1919 fonda la “Locale 89”(il numero 89 richiama la rivoluzione francese), come sezione sindacale dell'ILGWU con ben 25.000 membri iscritti su 450.000 di tutti gli iscritti del settore tessile.
    Negli stessi anni fonda l “American Labor Party”(il partito del lavoro americano) e la locale sezione del “Liberal Party” (il partito liberale), dandogli una chiara matrice anticomunista.
    Da vita a “Giustizia” l'organo ufficiale dell'ILGWU e a livello radiofonico alla “Voce della locale 89”.
    Scrive anche su altri giornali come il “Nuovo mondo” e poi in epoca rosveltiana perfino sul “Progresso americano” che era di tendenze filo- fasciste.
    Nel 1924 incominciano le attenzioni da parte della polizia italiana e del consolato che inseriscono il suo nome in una lista di sovversivi (impropriamente indicato come comunista e vicepresidente dell' Alleanza operaia antifascista).
    Nel 1926 il rapporto del prefetto di Avellino parla dell'anticonformismo del padre Pietro a Vallata ed addirittura di un suo ritorno a Vallata nel 1901 con una lieve condanna di Luigi, il figlio, da parte del pretore di Castel Baronia-forse deve trattarsi di una breve vacanza nel paese d'origine della defunta consorte).
    Nel 1927 Luigi Antonini propone la scissione dell'“AFANA”, l'alleanza antifascista del Nord America perché secondo lui troppo sbilanciata verso i comunisti e fonda la la federazione antifascista del Nord America per la parte dell'Italia.
    Nel 1934 Luigi organizza la trasferta americana di Emanuele Modigliani, esule ed esponente di spicco del partito socialista (il 20 novembre il Modigliani, all'aeroporto di New Jork, viene accolto dalla presenza di 500 persone).
    L'Antonini affianca e finanzia il Modigliani in ogni momento della trasferta americana.
    Nel 1935 in autunno Luigi partecipa al congresso internazionale antifascista di Bruxelles e il 31 ottobre l'ambasciata italiana annota l'Antonini in un elenco di antifascisti.
    Sempre nel 1935, il 6 ottobre a Parigi, presente Modigliani, i socialisti con Nenni gli tributano un caloroso omaggio; Antonini viaggia con passaporto americano, accompagnato dalla moglie e dall'avvocato Giuseppe Lupis, delegato dei socialisti italiani del Nord America al congresso.
    Con Modigliani si reca in Svizzera partecipando ad incontri e conferenze.
    Tornato negli Stati Uniti l'Antonini nel 1936 attacca la dittatura di Mussolini e nel 1938 le leggi razziali in difesa degli ebrei che nel suo sindacato erano notevolmente presenti.
    Nel 1939 è delegato al congresso democratico panamericano a Montevideo (Uruguai) e sempre nello stesso anno aderisce alla“Mazzini society” fondata da Salvemini.
    Dal 1940 intensifica i contatti con Generoso Pope e il siciliano Vanni Montana alias Giovanni Buscemi.
    Nel 1941 fonda l'“Italia american labor council”(IALC) per dare sostegno concreto all'America negli anni difficili della guerra.
    Salva almeno 600.000 italo-americani dai campi di internamento e dall'allontanamento del lavoro.
    Il 31/1/1942 organizza il “Freedom rally” al Medison Square Garden per sostenere la causa americana da parte degli italo-americani.
    In un anno 300.000 lavoratori immigrati aderiscono all' IALC.
    Nel gennaio del 1943 viene ucciso Tresca della 'Mazzini society' mentre andava ad incontrarsi con Montana e l'Antonini ad opera del mafioso Genovese.
    Il 26/7/1943 fonda l'“American council for Italian democracy “(ACID) insieme al giudice della corte suprema dello stato di New Jork, Ferdinando Pecora che aveva lo scopo di realizzare l'unità di tutte le forze italo-americane e cooperare con le agenzie assistenziali americane in ogni attività di soccorso, ricostruzione e riabilitazione dell'Italia.
    In tale progetto Antonini fa un compromesso con gli ex simpatizzanti del regime mussoliniano (il Pope ecc..)
    Nell'estate del 1944 Antonini viene in missione in Italia deplorando pubblicamente gli inglesi che volevano considerare l'Italia una nazione sconfitta e non alleata.
    Il 28 settembre è a Vallata, per qualche giorno, e tiene un discorso nella sezione del partito socialista con l'allora segretario Armando Cataldo.
    Nel 1945 Antonini vede due problemi quello dei confini con la Iugoslavia e quello delle colonie (la Libia, l'Eritrea e la Somalia).
    Nel 1946 “Giustizia” è associata al “Progresso italo-americano” per favorire un aiuto immediato all'Italia.
    Nello stesso anno alla conferenza di Parigi per la pace Antonini partecipa nell'ambito della delegazione americana per favorire condizioni migliori di trattamento per l'Italia.
    Un articolo del “Corriere dell'Irpinia” difende l'Antonini contro Salvemini.
    Nel 1947 è artefice con Saragat della rottura politica con palazzo Barberini favorendo la scissione del partito socialista e la creazione del partito socialdemocratico e poi della scissione sindacale della CGL(camera generale del Lavoro, espressione unitaria di cattolici, socialisti e comunisti) favorendo poi la nascita della CISL e della UIL.
    Nello stesso anno riceve a New Jork la delegazione del comitato per la ricostruzione dell'Irpinia guidata dall'onorevole Costantino Preziosi.
    Nel 1951 è delegato dell'“American Federal of labor” di cui è presidente alla conferenza di Milano e rappresenta la delegazione italiana dei lavoratori in Israele (lo stadio di Haifa è a lui intitolato).
    Col tempo avrà modo di conoscere i presidenti della repubblica: De Nicola, Einaudi, Gronchi, con questo ci sono anche delle fotografie e i presidenti del consiglio: De Gasperi, Scelba, Segni.
    Negli anni 50' compie diversi viaggi in Italia.
    UN filmato dell'istituto luce di 39 secondi lo ritrae il 3/10/1956 quando scende dalla scaletta di un aereo all'aeroporto di Ciampino accompagnato da un nutrito gruppo di persone e viene accolto dall'onorevole Giulio Pastore, politico, sindacalista ed esponente di spicco della D.C. e che poi sarà anche ministro. L'Antonini passeggia per le strade di Molinella e nella camera del popolo riceve dal sindaco di quella città l' onorificenza di cittadino onorario. Infine gli viene fatto visitare uno stabilimento del tessile e dell'abbigliamento, settore in cui negli Stati Uniti egli si è speso maggiormente per l'attività sindacale.
    Riceve numerose onorificenze: oltre quella di Molinella: commendatore della repubblica e di grande ufficiale della repubblica, la medaglia d'oro della città di Trieste, cavaliere grande ufficiale della repubblica di San Marino, la medaglia d'oro della regione Sicilia.
    Nel 1963 in occasione del suo ottantesimo anno di età ottiene le chiavi di New Jork e gli viene in titolata la Seventh Avenue.
    A Vallata ritorna nel 1952-53(?), gli fanno una calorosa accoglienza e nel palazzo Pelosi tiene anche un breve discorso.
    Dal libro di don Gerardo De Paola (“Rassegna storica..”) veniamo a conoscenza del contributo di lire 80.000 dato da Luigi Antonini all'arciprete Saponara per la ricostruzione del campanile della chiesa madre (pensiamo nel 1946),una somma superiore a un terzo del costo di tutta l'opera.
    Nella toponomastica una strada è stata dedicata a Vallata a Luigi Antonini e poi soppressa.
    Muore nel 1968 all'età di 85 anni a Valmadrera dove è anche sepolto.

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Bibliografia -Oggi Sette Magazzine domenicale di America Oggi “Luigi Antonini, il paladino dei lavoratori” di Generoso d'Agnese
-il “corriere “ quotidiano dell'Irpinia del 29/7/ 2007 “i fascisti e gli antifascisti negli Usa” di Paolo Saggese.
-il “corriere” quotidiano dell'Irpinia del 13/2/2011 “Antonini, un antifascista in America” di Fiorenzo Iannino.
-il “corriere” quotidiano dell'Irpinia del 20/2/2011 “Antonini per l'Italia liberata” di Fiorenzo Iannino.
-il “corriere” quotidiano dell'Irpinia del10/7/2011 “l'amicizia tra Antonini e Saragat” di Fiorenzo Iannino
-ASEI(archivio storico emigrazione italiana ) “tra aghi e spilli: Giustizia e la questione italiana (1943-1946)”
book.google.it :“il socialismo al bivio”- Giuseppe Favarelli
www.provinciadiromaarchivioluce.com “un ospite gradito- Luigi Antonini Italia”
www.mediatecaroma.it “Quirinale, il presidente Gronchi riceve il sindacalista italo- americano...”
www.vallata.org filmato su Luigi Antonini

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