Articolo inviato alla stampa alcuni mesi fa.......... A cura del Dott. Erminio D’Addesa - www.Vallata.org

Articolo inviato alla stampa alcuni mesi fa..........
a cura del Dott. Erminio D’Addesa

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     Il 2011 è, fino ad ora, un anno di grandi novità a livello mondiale con le grandi rivolte nei Paesi del Maghreb e con la caduta dei regimi tirannici di Ben Alì, Mubarak e Gheddafi. Si assiste ad una crisi economica mondiale che sta travolgendo vari Stati Europei vedi Islanda, Spagna, Portogallo, Grecia ed anche l’Italia e che ha portato alla caduta di Berlusconi e del centrodestra dopo diciassette anni di potere e di leggi “ad personam”ed alla nascita del Governo Monti, espressione dei banchieri di Eurolandia però sicuramente austero e sobrio nella presenza e nel modo di fare, al movimento degli “Indignados” in Spagna, in Grecia, in Italia, a Wall Stret - New York, alla vittoria dei Popolari in Spagna.
     Tutte queste novità susseguitesi nel tempo non hanno contaminato per niente, se non minimamente, la nostra Provincia intesa come realtà politica, sociale e territoriale e dove il dibattito politico sa di vecchiume, veste in grisaglia e vive il presente ed il futuro in maniera stanca e sonnolenta.
     L’unica grande novità sul territorio irpino è stata la battaglia dei lavoratori della Fiat Irisbus di Flumeri che hanno lottato per quasi quattro mesi contro il progetto padronale di Marchionne di chiudere lo stabilimento e di trasferire la produzione di autobus in Cecoslovacchia ed in Francia. Tutto si è comunque chiuso con una programmata cassa integrazione per 12 mesi e la chiusura annunciata, al 31 dicembre 2011, dello stabilimento e però ha fatto venire alla luce –se mai ce ne fosse stato bisogno- la natura classista del passato Governo di centrodestra, l’incapacità politica dei parlamentari (Indicati grazie al “Porcellum”) espressione del territorio, l’inadeguatezza dei Sindaci della zona, l’ insensibilità delle popolazioni e di parte di alcune categorie dei lavoratori stessi dello stabilimento.
     E’ stato celebrato a livello provinciale il congresso dell’UDC che ha consacrato coordinatore provinciale Petracca e confermata la graniticità del potere di De Mita che resta fortissimo a livello territoriale con i tanti devoti alla sua corte. De Mita che dimostra sempre grande capacità di analisi politica però stridente con la propria prassi politica dove emergono da sempre lottizzazione e clientelismo.
     Sui quotidiani provinciali è emersa la datata querelle tra Ariano Irpino e Grottaminarda per il casello autostradale che gli Arianesi vorrebbero spostare a Tre Torri ma la cosa non servirebbe a nulla in quanto è necessario superare il budello di Cardito con la realizzazione della strada La Manna – Camporeale. Gli Arianesi non si sono resi conto che negli ultimi tempi hanno perso molto: chiusura della stazione ferroviaria, ridimensionamento dell’Ospedale, perdita dell’ASL, trasferimento del deposito Air; evidentemente qualcosa non ha funzionato a livello di rappresentanza politica e comunque sul tutto ha pesato “l’eccessivo egoismo campanilistico” degli Arianesi. Anche la mia Vallata è alla ribalta della stampa provinciale per via del cimitero che l’ex Sindaco iniziò a privatizzare (adesso non è d’ accordo! –Sic!-) e l’attuale ne ha perfezionato l’iter con aggravio di spese per i cittadini vallatesi. I due compari (Casarella è stato testimone d’anello di Zamarra) giocano a ping pong mentre i vallatesi dovranno pagare ingiustamente vari soldini in più alla società romana che ha in gestione il cimitero. A questo punto perché non si “privatizzano” il Sindaco, la Giunta Municipale, il Consiglio Comunale (diciassette persone in tutto) visto che non sono all’altezza di gestire un cimitero che certamente non è il Verano di Roma? Che “fanno” in termini di carichi di lavoro, i quattro Tecnici dell’Ufficio Tecnico Comunale tra i quali qualcuno percepisce anche l’ indennità di Capo Servizio?
     Sono partito da scenari planetari e sono, purtroppo, approdato ad un paese, il mio, con il territorio violentato dalle pale eoliche, fatto di anime perse, di anime morte, dove imperano varie categorie sociologiche quali il “suo particulare” il ”cicero pro domo sua”, “il familismo amorale”, “l’insensibilità ambientale” e dove l’unica prospettiva “subita” per i giovani è quella di andare via!


    Vallata, lì 21 Novembre 2011

Dott. Erminio D’Addesa        
ex Presidente del Consiglio Provinciale

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