Un canto alla mia gente - Italo

Un canto alla mia gente.

A cura di Italo
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Sempre modesto nel mio dire, possa questa mia ode elogiar gli assenti in già sancite glorie !!! Rinnovar d'orgoglio l'eco di patiti ricordi, d'angoscia posso proferir d'amor sol per la mia gente in sempiterno rispetto.
Grazie
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Qui si giova, ancor pei venti, lontani frusci di canti negli antichi lamenti.

Su quei ridossi all’apice dei torrenti, Ufita e Calaggio segnavan l’antico passaggio.

In gloriose armate d’Annibal destriero s’estenton nitriti lungo i sentieri.

Ancor prima di Magna Grecia sapean di riti dai tenaci Oski –Greci e Fenici. Pagane misteriose funzioni, echeggian per il dosso di
Mezzana –perazz’ in curiosi lamenti tra le rovine d’antichi Templi.

Qui l’Orde di barbarie calate consumarono facili saccheggi dai naturali cammini di Ofanto, Ufita e Calaggio.

E tu guerriero Vallatese , figlio di naturali moggi dagli spiriti audaci trovasti il giovar di gloria nelle tante forsennate battaglie.

Rude sagace e battagliero in sofferte stragi consumasti gli ardori nelle agreste valli tra le genti fuse nel sancito motto .....
Gloria fugientes magis seguitur.

Nelle pendici del Vulure sin verso le afose piane, e a gloria d’ogn’un condottiero fosti partecipe in non meritati bottini.

Or che cimeli nei solitari percorsi dell’antica Appia emergono tetri lungo le piane tra Calaggio e Montevaccaro dicon possesso nel tuo spirito e voglion memori plagi a che nei posteri l’ausilio di merito in lontana gloria nelle pur tragiche contese.

Negli opachi e scuri colori in consumata ruggine: gladi ,elmi, lance e scudi, in brandelli di corazze cedono d’usura alle implacabili ere che lente nel consumar silenzi riemergono a voler clamori di gloria ai loro utili cimenti.

Ultimi baluardi dall’or battaglie nei coriacei Vallatesi segnavan confini di tragiche contese.

Possa questo tuo merito in ogni dove trovar ragioni a saper di gloria la tua arte, e se per altri popoli furon di naturali barbarie nessi in protervie battaglie, come d’antichi Romani esempi seppero d’ogni cultura in lodevoli gloriose strutture, cosi d’impegno in utile prosieguo debba la tua arte a rinsaldar pregi in si utili evoluzioni.

Quivi sacre le lodi agli indimenticati emeriti eroi fra gli impetuosi venti in trasporto in ludici orizzonti in si sancita meritata gloria: Al Vallatese:

“” Maius ab exquiis nomen in ora venit “”

Italo

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