Bisaccia, una Torre in cima al Colle. - Italo

“Bisaccia, una Torre in cima al Colle.”

Vinta da stanchezza cedi solo all’insidia del tempo
tra l’ombre di tetri aleggiar di Corvi
In quei sbiaditi ricordi di clamori ormai passati
Vuoi solo rispetto nell’ insistere
Che forte al tuo saper di merito
Non ti presti a recite di oracoli senza lode

In amor ascoltavi i tanti sospirati canti
In assurde pretese di ostinati pretendenti
nel patema di novelli menestrelli
bagliori fugaci da capolina luna
recitano conforto nei suoi argentei pallori
Che tristi e romantici si concedono a lacrime lucenti

O torre….Tu che superba t’imponi
A quell’aurore da natural baluardo
Nell’esorcizzar l’ultime ombre di inquiete notti
Fa’che risvegli da isterici brezzi
Non si perdon a inutili tepor
Col rauco canto di uccelli insonni

Se per lo piano l’ostinato passeggio
nel consumar lucidi basoli
dicon di fermenti in cuori ansiosi
per te in natural tripudio
posson sperare a piu giuste emozioni
che al dramma di inutili pene vincon le delusioni.

O romantica torre ,ai piedi della tua superba figura
Ebbi a consumar sospirosi incontri
Or che certo nell’aver mentito al mio sciagurato cuor
dammi perdono per si lontano ricordo
Che mi strugge invano
Allo sperar di inutil conforto.

dimmi se al rinascer di nuovo mondo
Io non debba a ripeter lo sbaglio
Se mi conforti a voler di stesse emozioni
Saprò nel tuo prodigo l’auspicio
che in preghiera di memore rispetto

a te superba come guglia al ciel s’addita
io umile Vallatese,
figlio della tua cultura
sempiterno te ne sarò grato

Bisaccia : ansie della mia giovinezza
Anni : 1964-1965-1966
 


Italo Antonio Di Donato

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