- Professioni a Vallata alla fine del XVIII° e all’inizio del IXX° secolo - A cura del Prof Severino Ragazzo

Professioni a Vallata
alla fine del XVIII° e all’inizio del IXX° secolo

A cura del Prof Severino Ragazzo.
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    Benestante, notaro, proprietario, bracciale, viaticale, bottegaio o putearo, ferraro, regio agrimensore, speziale, calzolaio, pastore, tessitore, barbiere, vaccaro, falegname, sartore, dottore in legge, zingaro, massaro e massaro di campo, muratore, guardiano,  fornaio, medico o fisico cerusico, custode della ruota, molinaro, sacerdote, lavoratore, tavernaro e aiutante di taverna, pubblica ostetrica o vammana, serviente comunale, pizzicagnolo, venditore di vino, speziale di medicina, muratore, ualano, vedovo/a, nullatenente, pizocchera, fondachiere, cocchiere, maniscalco, tamburrino, tintore, arciprete, primicerio,  tesoriere, canonico, diacono, priore, giurato.
    La ruota,forse introdotta a Vallata dallo spirito illuministico di fine settecento nel regno di Napoli, era un contenitore in cui veniva deposto il neonato di genitori ignoti e restava giusto il tempo necessario per favorire la registrazione e l’adozione.
    Infatti nel 1809 troviamo notizia a Vallata di un neonato trovato e deposto nella ruota e portato al municipio da una signora Nufrio, allora custode della ruota medesima.
    I mestieri prevalenti erano, in numero decrescente, quelli di bracciale, viaticale, pastore, massaro, proprietario, come si vede l’economia era basata fondamentalmente sull’agricoltura e la pastorizia.

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