"La storia eccezionale di una coppia di coniugi originaria di Vallata." - a cura del Prof. Rocco De Paola - www.Vallata.org

La storia eccezionale di una coppia di coniugi originaria di Vallata.
Emigrata in Francia a cavallo degli anni Cinquanta del secolo scorso, fu insignita con alte onorificenze
per l’opera meritoria svolta in favore dell’infanzia.
 


a cura del Prof. Rocco De Paola

_______________________________________

    Maria Angelina Colicchio nacque a Vallata il 4 dicembre 1926. A cinque anni, come ci ricorda nelle sue memorie, rimase orfana di madre. Il 13 giugno 1948 si sposa con l’uomo che sarà il compagno affettuoso ed il sostegno di tutta la sua esistenza, Rocco Cornacchia. Nel 1956 Rocco lascia la sua donna e i primi figli nati dal matrimonio e si reca in Francia in cerca di lavoro.
    La moglie ed i quattro bambini lo raggiungono nel 1958 ad Arcon, piccolo paese situato nel Dipartimento della Loira, nella Regione del Rodano-Alpi, dove Rocco aveva trovato impiego come taglialegna. In seguito vanno ad abitare a Bénisson-Dieu, poi a Saint André d’Apochon, per approdare definitivamente a Riorges, comuni ricadenti tutti nel medesimo Dipartimento della Loira.
    Furono anni difficili per la famiglia Cornacchia,in una terra straniera, senza conoscere una sola parola di francese, come ci ricorda Maria. Ma, con enormi sacrifici e suprema abnegazione, Maria e Rocco seppero integrarsi egregiamente nel nuovo contesto sociale e culturale. Dal 1965 i coniugi Cornacchia cominciano ad accogliere presso il loro focolare bambini disagiati della DASS (Organizzazione che si occupa dell’infanzia abbandonata). Ben presto la già numerosa famiglia della coppia, che nel frattempo ha messo al mondo dieci figli, si allarga mediante l’adozione di altri tre bambini. Intanto la loro opera in favore dell’infanzia si amplia sempre di più, coadiuvata dal conseguimento della cittadinanza francese. Nel corso dei successivi decenni saranno ben sessantacinque i bambini che riceveranno amorevole accoglienza nella casa dei coniugi Cornacchia. A coronamento della meritoria opera svolta in favore dell’infanzia, le autorità locali e nazionali daranno un tangibile riconoscimento, premiando Maria Angelina Colicchio con medaglia d’argento, nel 1973, e poi con medaglia d’oro della Famiglia, nel 1982. Nel 1999 l’associazione delle Famiglie di Riorges le assegna la medaglia d’onore. Il riconoscimento maggiore giunge con l’attribuzione della medaglia con il titolo di Cavaliere dell’Ordine Nazionale al Merito, durante una solenne e commossa cerimonia svoltasi nel Comune di Riorges il 21 gennaio 2001. Questa eccezionale coppia è scomparsa in anni recenti. Ma le straordinarie figure, la generosità, l’altruismo e la laboriosità di Maria Colicchio e Rocco Cornacchia rimarranno indelebile esempio di solidarietà, di Amore coniugale e di totale abnegazione nell’opera di aiuto e di assistenza all’infanzia meno fortunata, onore e vanto di tutti i Vallatesi residenti e dei concittadini sparsi per il mondo.
    Si riportano, a titolo di cronaca, alcuni articoli di giornali locali pubblicati all’epoca dei fatti.


RIORGES Il percorso eccezionale di una coppia riorgese premiata.

    Maria e Rocco Cornacchia sono a Riorges (Comune francese situato nel Dipartimento della Loira della Regione del Rodano-Alpi, n.d.t.) dal 1963 dove essi hanno allevato tredici bambini e dato accoglienza presso il loro focolare a sessantacinque fanciulli della DASS (organizzazione che si occupa dell’infanzia abbandonata, n.d.t.).
    Sposati nel 1948 a Vallata, in Italia, Rocco lascia la sua donna, i suoi figli e il suo paese natale nel 1956 per trovare lavoro in Francia. Sua moglie e i loro primi quattro figli arrivano nel 1958 ad Arcon( Dipartimento della Loira nella Regione del Rodano-Alpi, n.d.t.), dove egli fa il taglialegna. In seguito andarono ad abitare a La Bénisson-Dieu e poi a Saint-André-d’Apchon, prima di stabilirsi definitivamente a Riorges, nel 1963. Dal 1965 essi danno accoglienza a fanciulli della DASS e la famiglia prende in seguito la nazionalità francese affinché Maria possa esplicare compiutamente la sua missione in favore dell’infanzia.
    Maria e Rocco hanno avuto dieci figli: Josephine, Nicole, Anna, Gina, Elia, Espérance, Michel, Vincent, Elda e Linda, la famiglia ha adottato altri tre bambini: Jean-Yves, Alexandre, Jérôme, per complessivi tredici fratelli.
    Essi hanno inoltre diciannove nipotini e un ventesimo sta per arrivare. Hanno insegnato ai loro figli a divenire dei cittadini onesti e responsabili.
    I genitori hanno conseguito una pensione ben meritata e la loro abnegazione in favore dell’infanzia ha ottenuto importanti riconoscimenti. La Signora Maria Cornacchia, dopo la medaglia d’argento della Famiglia, si è vista assegnare la medaglia d’oro. L’Associazione delle Famiglie di Riorges, poi, le ha offerto la medaglia d’onore nel 1999. Il riconoscimento supremo le è stato decretato quest’anno, quando questa eccezionale madre di famiglia ha ricevuto l’insegna di Cavaliere dell’Ordine Nazionale al Merito.

 

Riorges rende omaggio a Maria Cornacchiaper la sua dedizione e l’opera educativa svolta in favore di numerosi adolescenti.

    Domenica 21 gennaio, il sindaco di Riorges, di fronte ad un folto pubblico, nella sala dei ricevimenti del Palazzo di Città, ha insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine Nazionale al Merito Maria Cornacchia, stretta nell’abbraccio del marito Rocco e dei suoi numerosi ragazzi, figli e nipoti.
    Nel corso del suo discorso, il Primo Cittadino esprime il suo vivo compiacimento, sottolineando come “la società, il nostro comune, la nazione intera sono riconoscenti della vostra azione, della vostra volontà, per voi e per la vostra famiglia. Noi tutti siamo felici e ossequiosamente riconoscenti”.
    E’ Bernard Jayol, anch’egli Cavaliere dell’Ordine Nazionale al Merito, a notificare l’alta onorificenza a Maria Cornacchia, in onore di una donna che, con un calore umano e un amore eccezionale, ha consacrato la propria esistenza ai bambini, cooperando con l’Ente di assistenza all’infanzia.
    Minuta nella persona, ma dall’occhio vivo e sorridente, dal viso aperto e comunicativo, l’obiezione fondata su argomentazioni stringenti ed una logica inflessibile, Maria Cornacchia possiede una forza di carattere non comune ed una generosità straordinaria. Modello di un’integrazione encomiabile nel suo nuovo paese di adozione, lascia il paese di origine nel 1958 per raggiungere il marito, in Francia già dal 1956. La famiglia Cornacchia si stabilisce a Riorges nel 1963, in una casa di via Pierre Dubreuil che, come sottolinea Bernard Jayol, “diverrà un nido d’infanzia ed un luogo di educazione esemplare”. I Signori Cornacchia hanno avuto dieci figli. Tuttavia, la loro generosità li spinge ad adottare tre bambini, per cui i fratelli e le sorelle divengono tredici! Ma, come se questo non bastasse, Maria Cornacchia, seguendo il suo cuore e il suo istinto materno, prende coscienza dello stato di bisogno di numerosi bambini afflitti da una grama esistenza. Nel 1969 Ella accorre in aiuto dell’infanzia e, fino al pensionamento nel 1992, come famiglia di accoglienza, provvederà alla educazione di altri sessantotto bambini.
    “ Voi avete saputo fornire una educazione di grande qualità che includeva il rispetto degli altri, la consapevolezza dell’impegno ed il sentimento della cortesia, per i vostri bambini e per gli altri. E questo cercando di evitare i due maggiori scogli: quello del bambino sovrano e quello del bambino bistrattato”, così si rivolge a Lei l’organizzatore dell’evento, prima di aggiungere “un esempio che deve essere condiviso da parte di tutti i mille presenti qui oggi”.
    GinetteBerthelier, presidente dell’Associazione delle Famiglie, promotrice del riconoscimento, con Daniel Barrete Bernard Jayol, come omaggio ulteriore, dà lettura di una lettera indirizzata a Maria Cornacchia da un personaggio che ha avuto a che fare con la su casa di accoglienza.
    “ Per interi decenni, giorno e notte, istante per istante, senza tregua, avete donato la vostra incredibile forza, il vostro amore a tanti fanciulli in miseria. Voi avete coinvolto vostro marito, la vostra famiglia, il vostro entourage. L’infinita complessità di ciascun fanciullo vi ha potuto indurre al dubbio. Non tutti hanno potuto corrispondere a tanto amore, ma tutti ne hanno fruito e tutti lo ritrasmetteranno secondo la loro personalità…” Con la voce rotta dall’emozione, Maria Cornacchia ha ringraziato tutte le persone presenti, lanciando messaggi d’amore e di speranza, a immagine della sua esistenza.

RIORGES: UNA MAMMA DECORATA PER AVER ALLEVATO NUMEROSI BAMBINI.

    Maria Cornacchia si è vista assegnare il titolo di cavaliere nell’Ordine Nazionale di Merito. Oltre i suoi figli, ha allevato sessantotto bambini del DDASS. Questa domenica la sala del Consiglio Municipale del Comune è stato teatro di un evento eccezionale. Il Consiglio Generale della Loira aveva deciso di conferire il titolo di Cavaliere nell’Ordine Nazionale di Merito ad una Riorgese, Maria Cornacchia, madre di dieci figli, che ha accolto nella sua casa sessantotto bambini del DDASS.
    La sala era abbastanza grande per accogliere tanta gente. Il Sindaco, Daniel Barret, ha aperto la cerimonia con parole di benvenuto, ringraziando la signora Cornacchia per i suoi meriti e per l’amore che ella ha saputo dare a ciascun fanciullo nella sua casa. Egli ha augurato alla coppia una vita più dolce e serena nel calore della cerchia familiare. Bernard Jayol, Consigliere Generale, si è detto felice di sostenere ed appoggiare la signora Cornacchia. Egli ha trovato logico intervenire presso il Ministero per far riconoscere il merito di una mamma esemplare.
    “Io provo ammirazione per la vostra famiglia, perché, provenendo dall’Italia, avete realizzato una integrazione ammirevole, costruendo con la forza delle braccia e del cuore una casa, una famiglia che era un vero nido d’infanzia”, ha sottolineato. Ed ha aggiunto: “La vostra casa è stata un luogo di educazione esemplare.
    Voi avete saputo con vostro marito inculcare ai vostri ragazzi il rispetto dell’altro, il senso dell’onore, dell’impego e della cortesia. Voi avete avuto la coscienza di una educazione di qualità e avete voluto essere d’aiuto all’infanzia. E’ occorso per questo molto calore umano ed un amore incommensurabile.” Dopo, la signora Berthelier, dell’Associazione delle famiglie di Riorges, si è felicitata anche lei con la signora Cornacchia, ricordando una delle sue visite, durante la quale era rimasta piacevolmente sorpresa nel sentire tutti i ragazzi dire spontaneamente “mamma”. La cerimonia è terminata tra la commozione (generale) con la foto ricordo, dopo è seguito un brindisi d’onore.
    UNA GRANDE FAMIGLIA La signora Maria Cornacchia è nata il 4 dicembre 1926 a Vallata in Italia dove si è sposata il 13 giugno 1948 con Rocco Cornacchia. La sua venuta in Francia data dal 1956 in un periodo in cui c’era (tanto) bisogno di manodopera. Essi si stabiliscono nella regione Roannese prima di giungere a Riorges. Dal 1965 accolgono (presso di sé) dei fanciulli. In seguito la famiglia assume la nazionalità francese. Essi sono i genitori (naturali) di dieci figli, ma in realtà hanno adottato altri tre ragazzi, portando la famiglia a tredici (fratelli). Hanno diciannove nipoti che presto saranno venti.

    LUNEDI’ 22 Gennaio 2001

    A mo’ d’epigrafe si riporta un brano delle memorie di Maria Angelina Colicchio traboccante di amore coniugale e di commossa rievocazione della vita trascorsa, allietata da numerosa prole e da ventiquattro nipoti e cinque pronipoti.
    Orfana di madre all’età di cinque anni, nel corso degli anni i legami con i miei fratelli e le mie sorelle si sono rafforzati. Mio padre era un uomo di gran cuore che mi ha insegnato i valori del lavoro e della famiglia. Partita dall’Italia nel 1958, sono arrivata ad Arcon con mio marito e i nostri primi quattro figli. Lontani dalle nostre famiglie, io ho bagnato la terra con le mie lacrime, senza poter pronunciare una sola parola di francese. L’incontro con certe persone mi ha consentito di apprendere la lingua. Il mondo è bello quando si incontrano delle brave persone. Certamente ho rimpianto il mio paese natale, ma so bene che oggi, essere in Italia o in Francia, la vita è pressappoco la medesima, come d’altronde in tutte le parti del mondo. La nostra è stata una vita di lavoro, accettato con coraggio in virtù della buona salute accordataci da Dio. Abbiamo avuto la gioia di veder crescere i nostri figli, era tutta la nostra ricchezza. Voglio parlare del mio sposo e dei grandi sacrifici che ha fatto per la famiglia. A quei tempi non c’era né (indennità di) disoccupazione né assistenza. Mio marito lavorava 18 ore al giorno. Grazie a un tale uomo coraggioso e impareggiabile non ci è mai mancato nulla. Il 13 giugno 2008 abbiamo festeggiato i 60 anni di matrimonio, 60 anni di vita in comune piena di gioia e d’Amore. Abbiamo così potuto dare ai nostri figli l’educazione che ha consentito loro di affrontare la vita e, soprattutto, di occupare un buon posto di lavoro nella società, in modo da potersi formare una famiglia. Di darci ventiquattro nipoti e cinque pronipoti. Essi ci hanno reso i nonni più felici del mondo.
    Che Dio sia ringraziato!
















 

    Tutto il materiale, comprese le foto, è stato fornito da Angelo Bove fu Cataldo, attualmente residente a Roma insieme al fratello Francesco (Cecchino).
    Maria Angelina Colicchio era la sorella della madre. Un ringraziamento particolare a Fabrizio Bove per la cortese collaborazione tramite e-mail.
    L’articolo di presentazione e la traduzione dal francese sono di Rocco De Paola.

__________________________________________

Pagina Precedente Home