La memoria dei Vinti (Ai bambini di Gaza). Di Archidiacono Gerardo.

La memoria dei Vinti (Ai bambini di Gaza)

A te che nei tuoi "anni verdi" percorrevi "il regno ampio dei venti",
la tua ingiusta morte non avrà il favore dei re, né degli dei,
né delle genti del mondo che, in eterno,
vi glorificheranno.
Poiché, esse stesse, e i poeti e il loro desiderio d' onore,
e le madri e il loro "amoroso lamento",
vi ricorderanno come eroi,
e anche quando "il tempo con le sue fredde ali distruggerà perfino le rovine",
il canto delle madri "vincerà il silenzio di mille secoli".
E noi che siamo i Vinti, che tutte le guerre abbiamo perso,
"quando udimmo la morte che ci chiamava dalle vitali brezze della luce",
a te, "che fu cara la mia chioma, e il mio viso e le dolci veglie",
rivolgiamo la preghiera e la tua inesauribile sete,
dai tuoi occhi farà piovere "ambrosia sulla Ninfa e farà sacri i corpi e quelle tombe"
"E canterà ai morti un canto d'amore. Ai giovinetti un canto affettuoso"
E anche tu: Layla (la notte), Ahmed (lodevole) ,Fatima (la ragazza che si sveglia), Hassan (bello),
Sara (principessa), Alì (elogiato), Hana(felicità), Tariq (colui che bussa alla porta),
Yasmin (gelsomino), Farid (unico), Amira (principessa), Kareem (generoso), Omar (lunga vita)
E anche tu avrai l'onore del pianto, ovunque sarà santo e degno di lacrime il sangue versato.
E finché il sole risplenderà sulle sciagure umane.

Archidiacono Gerardo da "Dei Sepolcri"

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