''bene comune.'' - a cura di Alfonso Ciasca - www.Vallata.org

''Bene Comune.''
a cura di Alfonso Ciasca

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     Toronto - Canada 13 novembre 2012.
     Credo meriti una breve appendice "estera" la lettera aperta nella quale "Giggino" Cerullo esprime il proprio stato d'animo in merito alle vicissitudini politico-amministrative che si registrano a Vallata in questi ultimi tempi.
     Ho preso atto - leggendo il documento trasmessomi sul social-network - del travaglio e del disturbo interiore di Gigino (che non conosco personalmente) il quale ha messo in relazione la condizione sociale del nostro paese natio con quella piu' generale dell'Italia, attribuendone le responsabilita' a "dirigenti egoisti e sbruffoni, e si e' chiesto i motivi che hanno indotto molti Vallatesi a trasferirsi all'estero.
     Ed e' stato gratificante costatare che il buon Gigino abbia suggerito di trovare proprio all'estero un compaesano "capace e forte" per risollevare le sorti del paese.
     Caro Gigino, io risiedo a Toronto, in Canada, sin dal 29 giugno 1971..Con me vivono tutta la mia famiglia e tanti nostri compaesani. Tutti siamo riusciti a crearci una dignitosa situazione, riuscendo ad emergere - nei vari campi di competenza - con impegno e spirito di sacrificio, prevalendo nella accesa competizione esistente nel mondo del lavoro di questo paese.
     Quindi manchiamo da Vallata da molti decenni nel corso dei quali non ci siamo mai interessati delle vicende amministrative del paese, per le quali abbiamo accettato la buona fede - e nient'altro - di chi e' stato designato a governarlo. Questo perche' - essendoci denudati del colore politico - abbiamo accolto le poche notizie giunteci in Canada - con una certa serenita' e considerando Vallata non un comune (amministrabile) ma soprattutto un "bene comune" sul piano dell'affetto. Non conosciamo e non vogliamo conoscere i membri dell'amministrazione civica che, al pari di ogni individuo vallatese, e' da noi considerato sempre un pezzo insostituibile del caro paese un bene della nostra terra.
     Si! Non siamo a Vallata fisicamente, ma ivi ci ritroviamo ogni giorno con la mente e con il cuore ed ivi ritorniamo,quando e' possibile, per rivivere le emozioni piu' belle della vita: rivedere luoghi e persone carissimi.
     Lungi da noi l'idea di voler amministrare Vallata. Non abbiamo la capacita' e ne' riusciremmo mai a reintegrarci nei meandri della politica italiana.
     Nessuno pero' potra' cancellare dal nostro cuore l'amore che nutriamo nei confronti del borgo natio sperando sempre nel suo progresso socio-culturale e nella sua affermazione "geo-politica" in Alta Irpinia. Venire a conoscenza della realizzazione di un progetto per noi vallatesi torontini e' stato non solo un piacere, ma anche un incentivo a sostenerlo fattivamente. Cio' che ci ha sorpresi e' il totale disinteresse delle autorita' amministrative verso la comunita' vallatese in Canada ad eccezione delle visite pastorali dell'amato Don Gerardo De Paola, quelle degli ex sindaci Lillino Zamarra (visita privata) e Carmine Casarella, dello stimato Don Gerardo Ruberto accompagnati da una folta delegazione al seguito della statua della Madonna della Mattinella. Per il resto, silenzio di tomba...Forse hai ragione Gigino: il disinteresse mostrato verso l'altra Vallata (estera) si esprime anche nel degrado avvertito in paese in occasione della nostra ultima rimpatriata..Quindi non cercare il Peppe Grillo all'estero. Quelle emozioni vissute al paese, sono state annacquate da epiteti, come quelli della "dottoressa" che con atteggiamento meschinamente razzista ci ha definiti, tre anni fa' "matti americani".
     Cose che in Canada in 41 anni non ho mai subito. A Vallata si'.
     La tua lettera e' stata una ispirazione. Un saluto cordiale a tutti gli amici.

 Alfonso Ciasca

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