CENNI STORICI - Conoscere l'Irpinia

TORELLA DE' LOMBARDI

I

Andare alla scoperta di resti di secoli di storia è sicuramente un'esperienza emozionante. Ma farlo nel tuo ambiente, scoprire i resti della tua storia e della tua origine lo è ancora di più. Ricostruire i pezzi di un puzzle che ti appartengono, che formano quello che è il tuo attuale modo di vivere è qualcosa da sperimentare.
Le nostre sei uscite fatte ogni venerdì ci hanno aiutato a stabilire e a comprendere cosa è successo prima di noi.
Particolarmente suggestiva è stata la visita a Torella de' Lombardi, un paese di circa 3600 abitanti, situato in un posto particolarmente piacevole. Famoso a Torella è il castello Candriano, detto anche Ruspoli dall'ultimo principe che lo ha posseduto nella prima metà del secolo scorso; oggi l'imponente castello medievale è proprietà comunale. Questo castello, che presenta due torri, fu eretto dai Longobardi durante l'invasione dei Saraceni e dei Greci verso la fine del '600 per sbarrare eventuali attacchi dei Saraceni. Dalla famiglia Ruspoli è stato donato al Comune. La struttura ha subito trasformazioni sostanziali nel corso del XV secolo, per poi divenire, nel XVI e XVII secolo, una sontuosa residenza gentilizia della famiglia Caracciolo. Nel castello nacque nel XVII secolo Giovanna Caracciolo, figlia di Giuseppe, donna di cultura e poetessa.
Oggi, dopo il sisma del novembre 1980 e febbraio 1981, il castello è stato perfettamente ricostruito in modo molto simile a quello vecchio ed ospita uffici comunali e servizi sociali, sedi delle varie associazioni culturali.
Il castello occupa una parte sovrastante la città e dalla favolosa terrazza si ammira un panorama non indifferente per la sua suggestività e bellezza.
Ripercorrere tutto il castello, andare nelle torri, vedere i resti di oggetti, scritti è stato davvero emozionante, se si pensa che quello che hai varcato, il suolo su cui hai camminato, è stato varcato prima da un popolo che rappresenta il tuo passato, che tu conosci in nessun'altra parte che nei libri scolastici. Vivere da vicino cose che hai solo la possibilità di studiare non è da tutti i giorni. Entrando nel castello, è risaltata subito ai miei occhi la potenza del popolo che lo ha costruito, data l'imponenza di tutto il castello.
A rendere ogni cosa più gradita è stato anche il paesaggio che incorniciava ogni cosa. Questo verde che circondava il castello e che si poteva ammirare attraverso passaggi che io non pensavo di poter trovare è stato davvero bello. L'imponenza del castello immersa nella semplicità e bellezza della natura: è questo lo spettacolo suggestivo e il contrasto che ho riscontrato.
Anche i numerosi reperti conservati hanno messo in luce antichi usi e costumi confrontabili con quelli attuali per vedere differenti modi di pensare, di capire l'arte.

Consuelo Polcaro

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