Vallata - brevi cenni storici - Lettere del Venerabile Servo di Dio P. Vito Michele Di Netta

Fonti delle lettere
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    Le lettere qui pubblicate provengono da diverse fonti riconducibili a sei blocchi:

  1. Primo blocco: 4 Lettere del periodo vocazionale e 3 lettere ai familiari presenti nei citati Processi Ordinari Nocerini e pubblicate nella Positio super Introductione Causae del 1910 e nel Summarium super dubio del 1927.

  2. Secondo blocco: 30 lettere autografe, di cui 25 sono presso la Postulazione redentorista generale (Postulatore P. Antonio Marrazzo) e 5 nell’archivio redentorista di Tropea.

  3. Terzo blocco: 37 lettere in copia riprodotte nei Processi riguardanti gli scritti. La maggior parte di esse (34) riguarda la famiglia Taccone-Gallucci di Mileto (esibite da Filippo Taccone-Gallucci). L’autenticazione fu fatta dal Canonico Cantore Francesco Tranfo4, Notaio Attuario; dal Canonico Penitenziere Giuseppe Fameli5; dal Promore della fede Canonico Gaetano Barone6.

  4. Quarto blocco: 8 lettere in copia che sono presso la Postulazione redentorista generale (Postulatore P. Antonio Marrazzo) autenticate dal Vicario Generale di Mileto, l’Arcidiacono Pasquale Colloca, il 29 giugno 1896.

  5. Quinto blocco: 4 lettere riguardanti la famiglia Grillo di Oppido pubblicate da Rocco Liberti: “Il Venerabile P. Vito Michele Di Netta nei suoi rapporti con la diocesi di Oppido” in Calabria Letteraria, XXXIV (1986), nn. 1-3, pp. 44 e ss.

  6. Sesto blocco: vari brani di lettere riportati nelle citate Posizioni e articoli e anche nella citata Biografia.

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4 Francesco Tranfo, Canonico della Cattedrale, incaricato di fare da Notaio ai Processi. Era figlio di Fabrizio Tranfo e di Eleonora Toraldo e nato a Tropea il 14/7/1859.
5 Giuseppe Fameli (1862-1934). Nativo di Rosarno, già sposato e rimasto vedovo, ottenne dal Papa di poter affrontare gli studi per il sacerdozio nel seminario diocesano. Venne ordinato sacerdote a Tropea nel 1888 da Mons. Taccone-Gallucci che se lo portò nella sua diocesi, affidandogli l’ufficio di canonico penitenziere, arcidiacono e poi come vicario generale fino al 1912, quando, per ragioni di malattia, si ritirò da ogni incarico. (cf. Filippo Ramodino, Il clero della Diocesi di Mileto 1886-1986, Dizionario, p. 82).
6 Rosario Gaetano Barone, figlio di Giambattista e Prestia Maria Antonia, nato il 3 marzo 1828. Fu tra i redentoristi e successivamente dimesso (cf. la sua vicenda nella lettera n. 91).

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