Vallata - brevi cenni storici - Lettere del Venerabile Servo di Dio P. Vito Michele Di Netta

7. Allo zio Don Felice Villani, Vallata1 – Brano di lettera.
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Annunzia la sua imminente partenza per le Calabrie:
si realizza il suo sogno missionario.

Pagani2 (?) 10 ottobre del 1811

… Domani appunto (11 Ottobre 1811) partiremo per le Calabrie3, piacendo al Signore.
Io ne vado contento, ci scopro in questo la volontà di Dio!4
La città di Catanzaro5 formerà la mia residenza…

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    1 Brano di lettera riportato in nelle “Posizioni e Articoli”, op. cit. n. 56 e ripreso anche nella Biografia del Di Coste.
    2 Si suppone che l’abbia scritta da qui, prima di imbarcarsi l’indomani.
    3 La Calabria allora era divisa in due province, la Citeriore, a nord, con capoluogo Cosenza; la Ulteriore a sud, con capoluogo Catanzaro, sostituita con Monteleone (oggi Vibo Valentia) durante il decennio francese (1805-1815). Il territorio della Calabria Ulteriore comprendeva le attuali province di Catanzaro e Reggio Calabria. (Salvatore Brugnano, Il Venerabile Vito Michele Di Netta, redentorista, in Spilegium Historicum C.SS.R., Anno 58, 2010, p.25. – La parola “Calabria” metteva i fremiti nel cuore a S. Alfonso perché sentiva di aver avuto dal cielo la missione di evangelizzare i popoli abbandonati e privi di soccorsi spirituali per cui, mentre viveva, organizzò alcune spedizioni missionarie. Le fondazioni in Calabria, da lui sognate, ebbero luogo nel 1790, tre anni dopo la sua morte a Catanzaro, Tropea e Stilo.
    4 L’ideale missionario riempì il cuore di Vito Michele fin dai giorni del seminario in S. Angelo dei Lombardi: perciò chiese allo zio sacerdote, don Felice, di aiutarlo ad entrare nell’Istituto redentorista.
    5 In Catanzaro fu occupato in opere del ministero apostolico, e negli offici minori della casa, facendosi ammirare da tutti per zelo e per osservanza. Dopo qualche tempo (dicembre 1811) da Catanzaro fu trasferito a Tropea, dove i Redentoristi abitavano la Casa dei Gesuiti (soppressi) e officiavano la chiesa del Gesù.

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