Vallata - brevi cenni storici - Lettere del Venerabile Servo di Dio P. Vito Michele Di Netta

29. Al Canonico Don Giuseppe Maria Grillo, Oppido1.
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Congratulazione per la nomina a Tesoriere

Tropea, 4 Novembre 1833

Tesoriere Amabile


Oggi appunto sento dal giudice Barone2 la vostra promozione, da gran tempo auguratavi. Benedetto Iddio, e la Madre SS. Altre cose maggiori vi desidero dal Cielo. Tutti noi veramente ce ne siamo consolati, ed in fretta vel manifesto, come un atto di gratitudine e di sincera amicizia.

Voglio sperare, che tutti della famiglia ve la passiate bene in salute, come noi, sempre ringraziando Gesù Cristo e la Madonna SS.

Tutti in questa Comunità uniti ossequiano uno per uno quelli di tua Casa, in capite mammà.
E dopo avervi baciate le Sante Mani sono

Vostro Umilissimo Servitore ed ...
Vito Michele Di Netta del SS. Redentore

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    1 Lettera pubblicata da Rocco Liberti in “Il Venerabile P. Vito Michele Di Netta nei suoi rapporti con la diocesi di Oppido“ art.cit.
    2 Si deve trattare del giudice Francesco Barone, papà di Giuseppe, che entrerà tra i redentoristi e verrà dimesso nel 1849. – Infatti nella biografia del Di Coste, al capitolo 17, si legge il seguente episodio miracoloso: “Si ammalò a morte in Tropea il figlio del Signor Giudice Francesco Barone. Andò a visitarlo il Servo di Dio e vedendo il genitore cotanto afflitto, fece un segno di croce sul moribondo e disse, rivolto al padre: Giudice mio, sta allegro, il ragazzo starà bene, il Signore ti farà la grazia. La guarigione infatti si avverò prontamente”. Nella famiglia Barone ci fu anche un sacerdote redentorista, P. Pietro Barone, la cui morte avvenuta a Pagani, fu svelata in contemporanea a Tropea dal P. Di Netta.

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