Vallata - brevi cenni storici - Vallata e l'Irpinia tra passato e presente, lavoro svolto nel 1991 dalla classe Terza A della Scuola Media di Vallata e curato dal prof. Giuseppe Soldati

Sintesi della legge 8.8.1806.

Napoli agosto 1806


TITOLO I

DIVISIONE DEL TERRITORIO


Art. l) Il territorio del regno di Napoli è diviso in provincie, ognuna ha una capitale e un distretto con suo capoluogo (vedi allegato).

TITOLO II

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

1) In ogni provincia c'è un magistrato incaricato dell'amministrazione civile e finanziaria e dell'alta polizia, detto intendente e ci sono un Consiglio d'intendenza e uno provinciale.

AMMINISTRAZIONE

2) L'amministrazione civile si compone di tutte le attribuzioni del Ministero dell'Interno. L'amministrazione finanziera si compone di ciò che concerne la percezione delle pubbliche imposizioni e la vigilanza sugli agenti di siffatta percezione. L'alta polizia si compone di ciò che riguarda la pubblica sicurezza. Gli intendenti esercitano sotto gli ordini e del Ministro dell'Interno e delle finanze e del Ministro del1a polizia generale.
3) Gli intendenti riceveranno le domande e le lamentele nelle materie di loro competenza, prese le necessarie informazioni e pareri e vi adotteranno le provvidenze che risulteranno leggi.
4) La gendarmeria e le guardie provinciali sono a servizio degli intendenti.
5) Gli intendenti possono richiedere la forza militare, quante volte l'ordine pubblico lo esiga.
6) Gli intendenti nel corso del biennio faranno una visita alla province, ne riconosceranno la situazione fisica e morale e proporranno a noi il modo di migliorarla.
7) Ogni intendente ha un segretario generale nominato da Noi e incaricato alla custodia e spedizione delle carte.
8) In caso di malattia, morte o altro, le funzioni dell'intendente saranno interamente esercitate dal segretario generale, fino a che non venga da Noi altrimenti deciso.

Consiglio di intendenza

    I consigli d'intendenza in ogni provincia si pronunziano in tutti gli affari provenienti dalle tasse, ripartizione, esazione delle contribuzioni dello Stato.
    Le università non possono provocare liti senza avere l'autorizzazione da1 consiglio d'intendenza.
    Ogni consiglio è composto di 3 membri nominati da Noi ed è presieduta dal più anziano fra essi.
    L'intendente ne è it presidente e in caso di parità il voto dato da lui decide la controversia.

Consigli generali di provincia

9) I Consigli provinciali si riuniscono una volta all'anno, la loro sessione non dura più di 20 giorni.
10) I membri di ogni consiglio non possono essere né più di 20, né meno di 15.
    Il modo in cui saranno eletti verranno da Noi determinate con un decreto; il presidente è nominato tra i proprietari della provincia mentre il segretario è scelto dal presidente tra i membri del consiglio.
11) Ogni consiglio fa nella sua provincia la ripartizione dei dazi deretti fra i distretti, poi riceve ed esamina i conti dell'intendente riguardanti le spese fatte a carico della provincia sui fondi per questo destinati dallo stesso consiglio provinciale.
    Il rapporto di questi oggetti sarà rimesso dal consiglio finanze per mezzo dell'intendente al ministro delle finanze. 

TITOLO I I I

Distretti

1 ) In ogni distretto vi è un sottintendente e un consiglio di distretto.

Sottointendenti

2) Il sottointendente dipende dall'intendente, ed è incaricato di eseguire e di fare eseguire gli ordini che riceverà dal medesimo, e di dare il suo parere sulle doglianze e petizioni o delle università del suo circondario, sia collettivamente, sia individualmente.

Consigli di distretti

3) I consiqli dei distretti si riuniscono una volta all'anno nell'epoca che sarà da noi prestabilita.
4) I membri di questi consigli non possono superare di numero fino al 10. Il presidente è nominato da noi tra i proprietari del distretto.
5) Ogni consiglio di distretto ripartisce la rata delle contribuzioni stabilite per il suo circondario fra le università che lo compongono.

TITOLO IV

Università

1) Le università del regno non dipendono che dagli intendenti provinciali sotto gli ordini del nostro ministro degli interni.
2) Le università trattano i loro interessi per mezzo dei decurioni eletti in pubblico parlamento da capi di falmiglie compresi nel ruolo delle contribuzioni.
3) I decurioni nominano gli amministratori delle università nel mondo e nelltepoca come fino ad ora si è fatto.
Essi nell'avviso che ricevono da sottointendente della quota delle contribuzioni dirette tassata alla propria università, ne fanno la ripartizione tra i cittadini.
4) Gti amministratori porteranno i1 nome di sindaci ed eletti.
5) Il Sindaco è il solo incaricato dell'amministrazione del Comune con tutte le sue funzioni.
6) Uno degli eletti è incaricato della polizia municipale e rurale; l'altro eletto assiste il sindaco e sostituisce nelle occasioni le veci del sindaco o del suo collega incaricato della polizia.
7) I sindaci e gli eletti possono essere sospesi dall'intendente della provincia.
8) Le domande delle università di vendere o comprare beni stabiliti saranno egualmente indirizzate a noi dagli intendenti.
9) Gli affitti dei fondi e delle gabelle comunali si faranno per mezzo di lecitazioni all'asta pubblica.
10) Il rappresentante di ogni università formerà lo Stato discusso delle rendite, dei pesi e degli esiti dell'Università e lo trasmette al sottointendente.

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