Vallata - brevi cenni storici - Vallata e l'Irpinia tra passato e presente, lavoro svolto nel 1991 dalla classe Terza A della Scuola Media di Vallata e curato dal prof. Giuseppe Soldati

Le Istituzioni Amministrative tra Francesi e Borboni

        Dalla lettura di, Baffi "Repertorio", scritto nel  1853 sotto il governo dei Borboni (ciò spiega anche il tono elogiativo dello scritto) abbiamo ricavato notizie sugli ordinamenti introdotti con la dominazione francese che, per lo più, rimangono in vita col ritorno dei Borboni.
        Ai principi del 1806 il Regno di Napoli fu occupato dalle armate francesi. Durante nove anni di occupazione si introdussero nel Regno la maggior parte delle leggi e istituzioni dei francesi la maggior parte delle istituzioni traevano origine dalle ordinanze di Luigi il Grande. Gli intendenti erano dei Commissari del principe, con le più estese facoltà. Poi Luigi XIII nel 1635 diede il titolo di Intendenti Militari, di giustizia, polizia, finanze a magistrati incaricati dell'amministrazione delle province. Conservarono questo titolo fino al 1789. Seguì l'abolizione de' Presidi e la nomina degli Intendenti, l'istituzione dei consigli distrettuali e provinciali, l'abolizione della Regia camera e l'erezione della Gran Corte de' Conti; la divisione dei demani feudali e il proseguimento della divisione dei demani comunali e la censuazione del tavoliere delle Puglie. Nel 1815 Ferdinando riacquistò il suo Regno e riconoscendo la validità delle istituzioni introdotte le lasciò in vita "che per l'esperienza de 10 anni, eransi riconosciute utili ai suoi popoli". Emanò dei decreti quindi che disciplinavano l'amministrazione del territorio dai quali non emerge nessuna sostanziale novità rispetto all'ordinamento francese promulgato con legge 8.8. 1806 ed esaminato a parte.
        Infatti l'amministrazione civile si divide in provinciale, distrettuale e comunale. Nella prima c'è il consiglio di Intendenza, nella seconda c'è una sottointendenza e nella terza c'è in ogni comune un sindaco, un eletto, un secondo eletto e un decurionato L'intendete è la prima autorità della provincia e risiede nel capoluogo di essa. A lui è affidata l'amministrazione, è incaricato dell'amministrazione finanziaria, in lui risiede l'alta polizia della provincia nella sua dipendenza sono la gendarmeria reale e la forza pubblica interna. Egli presiede ogni consiglio o commissione stabilito nella provincia. L'intendente è alle dipendenze del ministro degli affari interni, corrisponde col ministro delle finanze, con il ministro di guerra e marina e col ministro della polizia generale. Uno dei doveri dell'intendente è la pubblicazione delle leggi, dei decreti, dei regolamenti e ordini ministeriali. Ogni due anni l'intendente visita tutti i comuni della provincia e chiede il parere a tutti i ministri sui lavori da eseguire.

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