Il Fiero Popolo di Vallata - Il cenone della Vigilia di Natale

" Il cenone della Vigilia di Natale"

La sera della Vigilia di Natale era chiamata anche la "sera dell'abbuffata", perché le portate erano, obbligatoriamente, tredici, proprio come il numero degli Apostoli e di Gesù, Nell'Ultima Cena.
Ecco l'elenco delle portate:

Spaghetti con le alici;

Broccoli stufati;

Broccoli con il limone;

Baccalà e olive;

Baccalà fritto;

Insalata di cavolfiore;

Cavolfiori fritti;

Capitone in umido;

Capitoni fritti;

Frittura di pasta fermentata con ripieno di alici;

Zucca fritta;

Frutta: castagne, mandarini, arance, finocchi;

Torroncini, calzoncelli.



Era anche costume lasciare fuori dalla porta un piatto di cibo, perché era credenza che i parenti morti ritornassero, "in terra", solo la vigilia di Natale, per stare vicino ai vivi e per rivedere ancora una volta la dimore, che avevano lasciato. La tavola non veniva mai sparecchiata dopo il cenone, perché, secondo un'altra credenza, dopo la mezzanotte, passava Gesù Bambino e, se aveva fame, poteva mangiare qualcosa e benedire la casa.

Gerardo Crincoli

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