Emilio Paglia - LAMPAMI E TRE - Nu’ cumpl’ment’ (un complimento)

Nu’ cumpl’ment’
(un complimento).
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        Scendevo la rampetta dell'Addolorata, che porta alla rotabile di via Regina Margherita, sul far della sera, quando fermai il passo all'altezza della bassa finestrella, prospiciente la strada, di casa Vito Lavanga, soprannominato Palangone.
        Da essa, semichiusa, veniva una specie di cantilena quasi simile alla recita di una preghiera.
        Meraviglia delle meraviglie! Vito recita il Rosario!
        Incredulità avvalorata dal fatto che, dal vicino di casa, ben altre litanie avevo ascoltato con parole colorite.
        Incuriosito tesi l'orecchio: leggeva nientemeno che un racconto da "Lampami" alla maniera consentita a chi aveva frequentato solo fino alla seconda elementare, anni addietro.
        Mi compiacqui della cosa: da non credersi che Vito leggesse un libro in modo così attento, egli che, finora, si faceva leggere dai vicini di casa qualche rara corrispondenza o carte comunali.
        Lo incontrai il mattino seguente:
        "Vito, allora ti ha divertito la lettura di 'Lampami'"?
        "Assai, pruf'ssò: v'aggia fa' nu cumpl'ment'.......... sit, proprio nu scrittor' ridicolo!"
        (Molto, professore: vi devo fare un complimento siete proprio uno scrittore "ridicolo").


Trevico: Veduta invernale del Tiglio e la Cattedrale
(foto Italo Mustone)

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