Emilio Paglia - LAMPAMI E TRE - Panegirico

Panegirico
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        Come tutti i paesi dell'Irpinia, anche S. Nicola Baronia continua l'annuale tradizione dei festeggiamenti in onore del patrono, San Pasquale.
        In tempi di carenza di mezzi di trasporto, le occasioni delle sagre paesane, interessi commerciali a parte, costituivano il contatto esplorativo specialmente dei giovani dei paesi vicini per allargare la cerchia delle conoscenze nei confronti del gentil sesso, con eventuale sviluppo matrimoniale.
        Le ragazze del paese incoraggiavano l'aspettativa seguendo il detto:

San Pasqual' Baylonn'
protettore r' l'donn'
mannammll' nu marit'
ianch', russ' e culurit'
com'à te tal' e qual'
glorios' San Pasqual'


        (San Pasquale Baylòn/ protettore delle donne/ mandamelo un marito/ bianco, rosso e colorito/ come te tale e quale/ o glorioso San Pasquale)
        I giovanotti, per parte loro, aguzzavano la vista specialmente alla sfilata delle "verginelle", velo bianco in testa, in corteo dietro la statua del santo in processione.
        Era consuetudine che un predicatore tenesse, per l'occasione, un panegirico in piazza, tra i fedeli stretti attorno alla sacra statua, ma una volta, per l'improvvisa indisposizione del sacerdote invitato, si dovette ricorrere, in tutta fretta, ad un anziano prete come sostituto.
        Questi, essendo a corto di preparazione specifica sul Santo festeggiato, iniziò la sua predica con una lunga introduzione sulla fede e, mano a mano che gli venivano in mente, elencò tutti i Santi patroni dei paesi vicini:
        "..... Sant'Euplio che si venera a Trevico, martire della fede; San Gaetano di Guardia dei Lombardi; San Bartolomeo di Vallata tutti santi martiri; e che dire di San Lorenzo, patrono di Carife che, per non abiurare la sua fede cristiana preferì il rogo? Tutti ci hanno lasciato esempi di grande fede e di opere meravigliose al cospetto di Dio, ma ……..a San Pasqual' nuostr', nu lu fott' nisciun'! Sia lodato Gesù Cristo!"
        (...ma a San Pasquale nostro non lo “frega” nessuno!...)

S.Nicola Baronia: immagine della
Chiesa Madre dopo il terremoto del 1980


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