- Profili architettonici nella storia dei manufatti edilizi a Vallata. - Tesi di laurea di Moriello Antonella

Volte.6

    Le tipologie di volte che si ritrovano sono tre: volta a botte, volta a crociera e volta a padiglione. Le distinguiamo in base al materiale utilizzato per la loro costruzione: volte in pietra e volte in laterizio.
    Per la costruzione delle volte in pietra si realizzava una centina con travi, ritti in legno e tavolame e completata con materiale di scarto per raggiungere la forma desiderata. Per realizzare sia la volta a botte che quella a padiglione, l’imposta poggiava su una risega del muro di 5-6 cm collocata a 2-3 m di altezza dal piano di calpestio. La volta a crociera, invece, cominciava ad 1 m da terra con dei pilastrini di 20-30 cm posti nei quattro angoli della stanza che poi si allargavano man mano che aumentava l’altezza, fino a chiudersi in chiave. Completata la parte portante si chiudeva il tutto con sabbia e pietrisco leggero, concludendo con un getto di un ultimo strato di calce per realizzare il pavimento. Se invece al piano superiore si doveva costruire il tetto allora non si eseguiva il riempimento.
    Quando si usava la pietra era rara la costruzione della volta a botte perché si riteneva troppo spingente rispetto ad una volta a crociera.
    Per le volte in laterizio, quando si usavano i laterizi pieni, essendo simili alla pietra, si adoperavano le stesse tecniche costruttive. Invece, quando si usavano i laterizi forati si poteva evitare l’ausilio della cassaforma, utilizzando solo una tavola di legno fissata come asse della volta. Nel caso di volte a botte il processo costruttivo si sviluppava realizzando un’intera generatrice, invece, nel caso di volta a crociera o a padiglione si procedeva lungo il perimetro dall’esterno verso l’interno fino a chiudersi nel serraglio centrale. Le volte in laterizio si presentavano più leggere e quindi permettevano la realizzazione senza ispessire troppo i muri d’imposta, tanto da favorire anche la realizzazione di luci maggiori.

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6 Verderosa A., op. cit.,p. 47

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