PRIME LIRICHE 1901-1903 - Da Orazio - Libro 1, ode XXXI - Tommaso Mario Pavese.

VII.
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Libro 1, ode XXXI.

Versando da la patera
        il nuovo vino, a '1 divo
        Febo che mai può chiedere
        aonio sacerdote ?

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De la Sardegna fertile
        non le opime raccolte;
        nè de l' estuoso calabro
        le greggi belle e molte.
           Non oro od avorio indico,
              nè l' estesa campagna,
              che il Liri, ravvolgendosi,
              con placide onde bagna.

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Le prone viti piantino
        quei cui le diè fortuna;
        il dolce vin de' calici
        aurati libi a '1 nume,
        — ricco di merci sirie — ,
        l' allegro mercatante
        che volentier proteggono
        gli dei, se va errando.

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Me olive, me cicoria
        pascono e la fresca malva:
        deh!, Apollo, t' en supplico,
        quanto m' apprestai mi salva.
           Fa sì che, sempre vegeto
              di senno e membra, io viva
              prospera l' età ultima
              e non di fama priva.

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