Home Cerca Contatti La Chat Iscrizione News Libro degli Ospiti Registro Visitatori Come Contattarci Come Arrivarci Cultura Storia Poesie Vocabolario Articoli Notizie Canti e Musiche Prodotti Artigianato Locale Prodotti Locali Ricette Cucina Locale Ricette Liquori Foto Foto del Paese Album dei Ricordi Il Venerdì Santo Soc. Vallatese Area Riservata Forum Bacheca Utilità Info sul Comune Cartoline Calcolo Codice Fiscale Calcolo IUC Links Utili Numeri Utili Feste Moduli Compilabili Novità

VIII.
__________________________________________

Libro 1, ode XXXV (frammento). O dea che la diletta Anzio proteggi,         te pronta ad esaltar da basso stato         l' infelice mortale, ed a mutare            in funerei cipressi i lauri alteri: te cerca propizia         il misero colono e chi imprudente,         sovra bitinia nave, osò a 'l mare            procelloso affidarsi. Il forte Dacio ed i profughi Sciti,         città e popoli e l' invitto Lazio,         le madri anche di barbari tiranni,            diva potente, temonti. Deh ! con l' altero piede, non travolgere         l' erta colonna; nè ribelle popolo         che a l' armi furioso si rivolga,            osi l' impero abbattere.