Vallata - brevi cenni storici -
Relazione 1738.

Terra di Vallata

      La chiesa di V. è anche l'unica parrocchiale, dedicata all'inclito Apostolo Bartolomeo, e la cura delle anime è esercitata dall'Arciprete, ed è anche ricettizia per i sacerdoti ivi nati e per quelli che vi nascono almeno per parte del padre. Vi sono due dignità (così dette abusivamente) : il Primiceriato e il Tesorierato. Per la sua fabbrica e per la sacra supellettile, di cui è debitamente e splendidamente provvista, vi sono apposite rendite di circa 250 ducati, che sono amministrati a turno da uno dei sacerdoti eletto ogni anno.
      Nello stesso paese vi sono le confraternite dei Morti, del SS. Sacramento e dello Spirito Santo, le quali, eccetto la prima che ha la propria chiesa, sono erette nella predetta chiesa parrocchiale, e i loro confratelli vestono di sacco, intervengono alle processioni ed esercitano indefessamente le opere di carità.


      Questa relazione precisa che il clero della ricettizia era formato da soli vallatesi o oriundi vallatesi per parte di padre, con a capo l'Arciprete, e con le due dignità di cui sopra. Molto significativo l'avvicendamento nell'amministrazione delle rendite della chiesa, che si aggiravano intorno ai 250 ducati annui, da parte di ciascun sacerdote eletto democraticamente ogni anno: oltre alla corresponsabilità, si assicurava emulazione fra di loro. Del resto, l'efficienza di amministrazione è evidenziata dal fatto che la chiesa era "splendidamente" provvista di supellettile.
      Alle confraternite esistenti si aggiunge quella dei Morti, con una propria chiesa (- Morticelli) e con l'impegno specifico di incrementare il culto dei morti. I confratelli delle varie congreghe, vestono di sacco, partecipano alle processioni ed esercitano "con slancio" opere di carità.

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