SCRITTI VARI - Tommaso Mario Pavese - ''Volontà di donna'' di Maya.

“Volontà di donna„ di Maya.

        Maya, “Volontà di donna„ , romanzo — L. Cappelli, editore — Bologna, 1928 — Il racconto è presto detto. Un ferito della gloriosa Brigata Sassari, Raoul Cubeddu; è assistito da una bella infermiera della Croce Rossa, Rita che, in tanto bell' ufficio, come molte altre, invece di elevarsi, cado de.... Da lei Raoul ebbe una bambina, la quale gli fu fatta creder morta, mentre fu ricoverata in un ospizio ; e Rita andò a marito. I contadini Rigo e Rosa hanno anch' essi una bella bambina che, mentre va a pascolare una capretta, precipita nel burrone e muore. Forse sono queste le più belle pagine del libro. Impazzita Rosa, desolato Rigo chiede, va a prendersi una bambina dall' ospizio. Sceglie Istar, la figliuola di Raoul e di Rita. Istar, a poco a poco, fa quasi guarire Rosa, riuscendo quasi a farle non più pensare all' amatissima piccola sua Lola morta; tanto più quando Rosa e Rigo hanno un altro frutto dei. loro amore, il bambino Lalli. Con gli aiuti di Rigo e di Rosa e con gli sforzi della sua eletta intelligenza, Rita si diploma, e diventa insegnante. Rigo muore, ed Istar rende a Rosa ed a Lalli, rimasti soli, quanto di bene aveva da essi ricevuto. Presso alla scuola di Istar alloggia un pittore solitario, Paolo Foscari, diviso dalla moglie infedele. Istar ne diventa amica; gli assiste il bambino infermo, Marco. Paolo ed Istar si amano di un amore ardente ; tuttavia Istar si sforza di far riappaciare Paolo con la moglie. A Paolo, intanto, era andato a far visita un altro artista, pittore come lui: è Raoul, il padre d' Istar. Questa e Raoul si riconoscono. Paolo va una volta a visitare anche Rita. Istar ha la gioia, tanto desiderata, di conoscere i suoi genitori. Ala da tutti si separa, e resta solo con Rosa e Lalli, amando Paolo di amore puro.

        Maya, forse, è veramente una donna, ben rara ne’ tempi attuali; di maschio animo. E l' anima ha pascoliana: temprata. a ciò che' è bello, buono, puro. Non leggemmo, infatti, di Rigo e di Rosa ne' “Poemetti „ del Pascoli ? Questi, di essi, tracciò l' alba del sogno d'amore; Maya, seguitando, ne narra il meriggio, fulgido di bontà e di affetto. Forti sentimenti patriottici, familiari, religiosi, animano le pagine di “Volontà di donna„ ; ed il profumo dell' anima e, talvolta, così alto e puro, che noti sembrano più narrazione, ma eloquenza e poesia. Talvolta, non sempre : perchè vi alita pure il nefasto fiore del male e del peccato, da cui è attanagliata persino l' anima di Raoul, lucida di Patria e d'arte; mentre tutta ne è conquisa Rita, la bella femmina procace. Non di rado queste pagine profondamente commuovono; sino al pianto : come la disgraziata morte di Lola e quella di Rigo. Ma, con le morti, si accenna nel libro anche a troppe malattie : quella di Istar, di Rigo, di Marco, oltre a quella di Rosa ; ed un po' ne perde la varietà del racconto. Al quale manca, specialmente nella prima parte, l'ordine e la continuità; in modo che la mente del lettore è sballottata di qua e di là da personaggi e da avvenimenti diversi, senza connessione tra loro. Sorprende infine, e non è logica, nè naturale, la ferma, volontaria risoluzione d' Istar, che sacrifica, senza un perchè, la sua bellezza e la sua giovinezza ad un platonico amore per Paolo ammogliato; mentre essa potrebbe assai più ragionevolmente diffondere la propria missione di virtù e di bene in una famiglia propria, avendone tutti i motivi e tutti i requisiti. Con tutta la stima, abbiamo osservato questo alla ben nota scrittrice; anche perchè la nostra critica abbia l' evidenza di essere sincera e serena. Ma il libro merita certo di essere letto e lodato, perchè dedicato a ciò che è ancora e sarà sempre santo nel mondo : la bellezza, la bontà soave, la virtù. Non mancano, come abbiamo accennato, le scorie dell' amore impuro ; ma, con non minore squisitezza d' arte, l' Autrice ha idealizzato l' onesto amore, in un romanzo che ci sembra possa educare anche con la cinematografia, come già con le sue pagine avvincenti. Da Il Pensiero, Bergamo, 15 Settembre 1928.

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