GERARDO DE PAOLA - ZINO E... MISTERO - b) Mistero che si fa... avventura

b) Mistero che si fa... avventura
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        Il lungo cammino fatto, caro lettore, nel tentativo di interpretazione della trama di un disegno d'amore, proposto all'uomo da Dio, è iniziato con l'intuito di un mistero nascosto nella quotidianità, nella piccolezza di eventi umani che, toccandoci in prima persona, ci sollecitano a capire la trama della nostra scheggia di storia, sia pure limitata ad uno scorcio di questo nostro secolo, con un riferimento specifico alla Chiesa locale, incaricata di guidarci al porto finale.
        Abbiamo pure cercato di inserire questa scheggia nel quadro della Chiesa universale, "pungolata" dal soffio pentecostale del Vaticano II, ad aprirsi a nuovi orizzonti di più largo respiro evangelico, onde dare a tutti la ebbrezza di un volo a grande cabotaggio.
        Questo Concilio, che ci apre al terzo millennio del Cristianesimo, vuole aiutare tutti, pastori e fedeli, a spazzare via tutta la polvere depositatasi sulle strutture della Chiesa nel corso degli anni, per darle, come diceva Papa Giovanni XXIII, un brivido di primavera, di vita nuova, che possa aiutare la grande famiglia umana a raggiungere il porto definitivo.
        Il viaggio dell'umanità sulla nave del pianeta terra, iniziato dopo il suo rifiuto all'amore, continua tra scogli di ogni genere, secche, venti, tempeste, marosi... E' lo stesso Creatore ad incaricarsi di seguire l'imbarcazione, per correggerne continuamente la rotta, per sostenere e incoraggiare l'equipaggio, per spingere, per tamponare falle, per non far perdere mai di vista la meta da Lui prestabilita...
        Un giorno il Creatore decide di imbarcarsi Egli stesso sulla nave, passeggero tra passeggeri, per offrirsi a tutti come modello di comportamento, per rendere il viaggio buono e piacevole, pur in mezzo a tante difficoltà, senza perdere di vista il faro della meta finale, che deve qualificare il viaggio stesso...
        L'Incarnazione, che collega il punto di partenza a quello di arrivo, è il grande giro di boa, che dà un significato, un valore, uno scopo a questo viaggio avventuroso, che dura da millenni e millenni, e che si concluderà quando la nave giungerà al porto fissato dal Creatore...
        Migliaia di generazioni hanno preso parte a quest'avventura... generazioni vissute nell'attesa che il Creatore della nave mettesse piede sull'imbarcazione, e generazioni che, dopo l'impulso dell'incarnazione, sono vissute, vivono e vivranno nell'attesa di giungere al porto definitivo...
        Ecco come il misterioso viaggio, guidato nel corso dei secoli dalla luce della Rivelazione, assume man mano tutto il suo profondo significato di provvidenziale svolgimento del disegno originario del Creatore, pur di fronte al rifiuto della creatura col peccato.
        Quello che era soltanto un intuito amoroso, diventa progressivamente illuminazione, conoscenza, coscienza di coinvolgimento in una stupefacente avventura sotto la guida dello Spirito, dono del Cristo risorto, che ancora guida l'imbarcazione, nonostante le infedeltà anche della sua Chiesa.
        Zino, con tutti i suoi limiti e difetti, ha cercato sempre di permettere allo Spirito di servirsi di lui, per stimolare la Chiesa locale alla riscoperta della radicalità evangelica, pagando in proprio la sua opzione di remare tenacemente contro-corrente.
        Riandando oggi col pensiero all'esperienza di oltre mezzo secolo di viaggio nei marosi della sua esistenza, ha la visione chiara e pienamente cosciente di sentirsi guidato dallo Spirito dei Risorto, anche nelle scelte conseguenziali alla sua opzione di fondo. Un mistero, che si fa memoria, nella continuazione di una missione, nonostante ostinati rifiuti, nella speranza di salvezza, con gli altri e per gli altri.
        Questa avventura con la sua comunità, iniziata nel lontano 1963, perdura nel tempo fino ad oggi, l'oggi di Dio, affidato ancora una volta quest'anno alla guida dell'Evagelista Marco che, all'inizio di Quaresima, ci ha invitati ad aprirci incondizionatamente a Cristo, che solo può dare pienezza all'esistenza di tutti e di ciascuno.
        Il Kronos raggiunge il suo significato pieno, cambiandosi in Kairòs, in una ininterrotta realizzazione di un piano misterioso il progetto di Dio nelle sue tre dimensioni di passato, presente e futuro.
        Dio, anche nella nostra storia, continua ad intervenire con la sua offerta di salvezza, cui si accede soltanto con la conversione: rompere totalmente con tutto ciò che sa di incoerenza, compromesso, adagiamento alle cose, tirare a campare, per paura della radicalità evangelica di "giocarsi" la vita su Cristo, in cammino verso il calvario.
        Per offrire al lettore un'ultima testimonianza della concreta, anche se non sempre visibile, ispirazione divina che guida gli eventi, Zino, nell'omelia del 14/3/76, con la sua comunità cercava di puntualizzare così l'insondabile mistero della croce.
        "...E' un dramma di incomprensione, di cecità e di peccato se il Figlio di Dio non ha in mezzo agli uomini, altra strada verso la pienezza della sua gloria, che quella dell'umiliazione e della croce... la crocifissione, vista con gli occhi della fede, è anche il culmine della gloria di Gesù di Nazareth... Dio domanda ai suoi fedeli di dar prova della propria disponibilità al suo piano, anche quando esso sembra incomprensibile, poco logico e comunque assai difficile ad attuarsi...
        Nella luce della fede Abramo che, obbediente a Dio, offre in sacrificio il suo figlio Isacco, è l'immagine di Dio stesso che "non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi" (Rm 8,32).
        ... Gesù ha risposto fino in fondo alla chiamata di Dio, che gli chiedeva di amare gli uomini fino ad accettare per loro amore tutto quanto gli ripugnava in profondo: l'ingratitudine degli uomini, la loro cecità settaria, l'ingiustizia e il disamore che trionfano nella condanna, e l'abbandono dei suoi, e la morte in croce... comprendere questo non è facile...
        Gesù, culmine e sintesi del dono dell'amore del Padre: amore paragonabile ad un torrente che, partendo dalla sorgente di Dio, aumenta, s'ingigantisce sempre più lungo il corso dei secoli, per straripare in Cristo che, come un oceano sconfinato, accoglie e dà salvezza a tutti, attraverso la croce che apre alla vita, alla gioia della risurrezione....
        Ma come reagire al mondo, agli uomini, a satana di oggi, che continuamente cercano di distoglierci dalla prospettiva della croce nella nostra vita?
        Questa e mille altre domande sorgono nel cuore del credente, preso talvolta dallo scoraggiamento del futuro o dall'abbrutimento del passato, dimentico che di fatto per lui, c'è solo il presente da vivere, per riscattare il passato e guardare al futuro con occhi rinnovati, trasfigurati, con cuore carico di speranza... ".
        Una fede capace di ascoltare non solo la Parola, ma anche i silenzi di Dio, nel Cristo crocifisso riesce a trasfigurare tutto, dalle difficoltà alle contraddizioni, dal lavoro ai sacrifici, dai momenti di abbattimento alle incomprensioni, dai dispiaceri quotidiani ai dolori più profondi, incomprensibili...

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