''Massime o riflessioni esistenziali'' di Antonio Cornacchia

Massime o riflessioni esistenziali
del poeta Antonio Cornacchia


-La poesia: un soffio di leggerezza che dilata l'animo

-La poesia: un itinerario verso l'autenticità dell'essere

-I poeti: sono bambini che giocano con le parole

-La musica: per me non è soltanto un divertimento, ma rappresenta una necessità dello spirito

-L'ironia: il sale della vita, la trascendenza della banalità quotidianità

-Tempo autentico: segmento ludico dell'esistenza, filtrato dall'immaginazione

-Il suicidio: lucida e consapevole accettazione di porre fine all'esistenza, ai desideri, agli appetiti

-La memoria del passato sia il faro che illumini il mio incerto e precario presente

-( A mo di domanda ): perché non possiamo definirci pagani nel senso di considerarci eredi della cultura umanistica (greco-latina)?

-La solitudine digitale sta pervadendo l'attuale società “liquida” e può trasformare gli individui in Zombie

-Prendersi cura dei nipoti per i nonni è “ad vitam reditus” ( rinascita )

 
Antonio Cornacchia    

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