'' GIOVANNA '' di Antonio Forgione
"Giovanna" Di Antonio Forgione, letta dall'autore. A cura di Giovanni Nufrio.

GIOVANNA

I SUOI SOGNI,
ERANO FOLATE DI VENTO
E ACQUA FRESCA DI LAGHI BLU,
DORMIENTI
IN TENERI GIACIGLI DI VALLI
MANSUETE E IN FIORE.
LI ACCENDEVA, CON PIUME
BIANCHE DI UCCELLI DEL
CIELO
E LI NASCONDEVA IN FONDO
AL CUORE.
LE SUE MANI, SCORREVANO
SU ERBE, CHE VENIVANO
CULLATE DAL VENTO,
COME MADRE FA COL SUO
BIMBO E POI, CORREVA
INCONTRO A FIORI DI
LUCE
PER FARSI ACCOMPAGNARE,
OLTRE I CONFINI DI
SILENZIOSI TRAMONTI,
OVE AFFONDARE PAURE
E MALINCONIE.
A SERA
GIOVANNA
RIPOSAVA SU TENERI
GIACIGLI DI FOGLIE, CON GLI
OCCHI CHIUSI,
IN MEZZO AL CANNETO,
E SOGNAVA CIELI LONTANI
E GRIDA DI BIMBI.
IL VENTO
LA BACIAVA CON IL SUO ALITO
DI PROFUMI
RACCOLTI DA FIORI NASCOSTI
TRA L'ERBA.
MENTRE, GLI ULTIMI RAGGI DI
SOLE, ANDAVANO A RIPOSARE
NELL'ORO DEI SUOI CAPELLI.


Antonio Forgione

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