''La bambina e l’aquilone.'' di Antonio Forgione.
"La bambina e l’aquilone." di Antonio Forgione.
A cura di Giovanni Nufrio.

Poesia “La bambina e l'aquilone” del poeta Antonio Forgione
estrapolata dal programma “Proksime de Poezio” condotto da Ciro Bruno.


La bambina e l’aquilone.

Quei ricordi erano come fiotti di luce e manti
morbidi di nostalgia, da dove una bimba dai capelli
ricci e bruni, inseguiva piangente un aquilone che
scompariva nel cielo.
Il tempo e i giorni mi portarono lontano, ai miei oleandri
ombrosi e a quei campi di grano tagliato di fresco, per
inebriarmi ancora di quell’odore di paglia e della mia terra.
Rivedere ancora quella vecchina con le mani tremanti, che
sapeva sorridere alle stelle tremule, venirmi
incontro per coprirmi di baci e carezze.
Quel mondo è lontano, mi ha lasciato solo, smarrito
è andato via tradendomi.
Vorrei tornare, un giorno, per morire all’ombra di
quel vecchio oleandro che amai tanto e tra
quel fogliame rosa e ai suoi profumi.
Là passai la mia giovinezza, là la amai insieme
ai suoi capelli ricci e bruni e le donai la prima
rosa bianca, in una mattina di sole, ancora umida
di lacrime di rugiada, da sembrare che piangesse.
Chiudere gli occhi, sentire di nuovo la voce
di quella bambina che insegue l’aquilone e andare
via con quei profumi è quel fogliame rosa.

Antonio Forgione                

__________________________________________

Pagina Precedente Indice Pagina Successiva
Home