Nel Cuore.

Vivi ancora nel mio cuore, e in quei giorni che nascevano
dai tuoi sorrisi e dalle fresche aurore, che emanavano
dolcezze, e cantavano la vita e l’amore, tra le stelle
azzurre, che odoravano di zefiro e di mare,
come quei sentieri assolati della mia infanzia,
costeggiati da magnolie, che avevano la fragranza
della neve bianca, e alberati col mio dolore,
che è ancora lì, tra i sassi e le foglie morte.
Mi segue sempre, la tua ombra e il tuo sorriso,
che come fiaccole di luci, nelle notti buie,
bruciano insieme ai miei ricordi, e con gli inverni
vissuti insieme, nel tepore di un camino.
Sono solo, sperduto in questa vita, col mio grande
dolore, e cerco nel movimento infinito di questo
nostro mare, un senso di libertà, in una desolante
attesa, della promessa di un ritorno.
Dalla nostra finestra, spalancata nella sera che muore,
entra il canto angosciante di gabbiano,
che plana sperduto, nel blu del cielo e del mare,
che come me, sparge il suo lamento, in venti di albe
venate di rosso, portandomi l’odore dei tuoi capelli
sciolti e di quella chioma, dove riposavano i mie sogni
con il respiro della tua bocca.

Antonio Forgione