ECHI dell'Eterno - CASE DI PAESE - Pietro Tarchini.

Case di Paese.
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Umili vecchie case
dell'antico paese
dai cento occhi ed orecchi
per afferrare i segreti
vi adoro antiche case
più che palazzi sontuosi
e regge maestose
e cittadine moli.

Tra voi, api sollecite
tutto il giorno le madri
in opere e preghiere
si aggirano pensose
dei figli sulla terra.

Mirate civettuole
dagli usci spalancati
giulivi i bimbi in giuochi
sulle strade immediate,
passare in fretta i giovani
ai dardi di pensieri
lenti, canuti e vecchi
ricurvi sul bastone,

ed ogni dì le rose
di aurore e di tramonti
del sole il disco acceso
il medaglione argenteo
di peregrina luna
per la stellata volta.

Porgete orecchi a strepiti
id vento e di bufére
ai mutevoli suoni
delle ingenue campane
campane del mattino
del mezzodì, del vespro
campane liete, a gloria
nei giorni della festa
ed a campane ancora
dai fùnebri rintocchi
con pena di echi al cuore.

Amabili casette
dal campanile all'ombra
quante o mai vedeste
e passare vedrete
generazioni effimere
di miseri mortali
tutti sulla fiumana
del tempo inarrestabile
all'infinito mare
di ignota eternità.

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