'' NATALE CAMBIATO '' di Gennaro Ciampolillo

NATALE CAMBIATO

Ritorna puntuale
il caro Natale:
le scritte brillanti,
"AUGURI" BUON ANNO",
lo stesso presepe
col Bimbo divino,
su un sacco di paglia
appena poggiato.

Si dice: "Che fai,
quest'anno di bello?"
"Tu voli in Brasile
oppure in Marocco?"
"Ci vai al cenone,
ancora in montagna?
Sapessi che noia
se resti in città!"

Ti prende per forza
un'ansia, l'affanno
già prima del giorno
di Santa Lucia.
Sembriamo formiche
pensose, affannate
da pacchi e regali
ormai gravati!

La grande abbuffata,
ci attira, ci chiama;
la parte, l'abbiamo
per bene imparata
seguendo l'esempio
di vip e veline
guardate da tanto
su stampa e tivù.

Un tempo lontano,
s'usava riunirsi,
gioiosi e felici
intorno ad un caldo,
vetusto camino
con nonni e parenti
che amavi di più.
Eravamo bambini.

Sentivi che avevi
qualcuno vicino
su cui tu potevi
davvero contare.
Sentivi un calore
che certo riusciva
almeno a scaldare
l'inverno che c'era.

Adesso li abbiamo
distrutti o murati
quei nostri camini!
E invano cerchiamo
nei mari lontani
quel caldo sognato.
Ma nel cuore c'è freddo,
Natale ... è cambiato!


Rino Ciampolillo

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