''A suor Dominiziana.'' di Gennaro Ciampolillo


A suor Domiziana.

La nebbia di ottobre sembra pianto
mentre Vallata avvolge nel suo manto;
scende la pioggia, triste, lentamente;
si spande la notizia tra la gente.

Ci ha lasciato per volar lontano
la suora che, qui, venne da Ottaviano
e fu per anni, guida assai felice
di religiosa e animatrice.

Ci ha lasciato presto, all'improvviso,
con l'ultimo saluto e un sorriso
questa sorella che fu adottata
come diletta figlia di Vallata.

Intorno le ruotava l'oratorio
che fu per lustri il laboratorio
dove riuniva con la consorella,
tanti ragazzi di Vallata bella.

Io la ricordo al coro che cantava
e ogni nota ben accompagnava
e non ci fu, io credo, processione
senza che intonasse una canzone.

Per anni istrui generazioni
per cresime battezzi e comunioni
e nella chiesa fu sempre presente
a fianco del devoto, del credente.

Ora che manca lei, qui, a Vallata,
la Chiesa sembra triste ,addolorata
ma or dal Cielo , dice con lo sguardo
che sta con noi e con don Gerardo

e ci confida che in ogni sera
stara' presente, se con la preghiera,
ci uniremo a lei che fu felice
di far la suora e l'animatrice.

A suor Lucia , pur rimasta sola,
rivolgo fiducioso una parola:
quando le parli , dille della gente,
che sempre la ricorda ognor presente.

Allora insieme, nella santa messa,
facciamo, tutti noi, la promessa:
che resti dentro il cuore di Vallata
sorella Domiziana, tanto amata.
 

Gennaro Ciampolillo

 
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