Vallata - A. Raffaele La Vecchia - A mio fratello Benito -
A mio fratello Benito
Di A. Raffaele La Vecchia
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E’ rotto il numero[1]
che fa fortuna al toto
e tu di esso eri
la miglior parte[2]
somma di quelli
scritti sulle tavole
che sul monte
ricevette Mosè
Del popolo eletto [3]
rifacesti il cammino
visitando la valle [4]
che Nilo feconda
ammirasti le tombe
dei Dei d’allora.
Udisti il richiamo
fatto ai fedeli
e nella notte silente
l’invito a pregare
dal minareto
della Moschea.
Rinnovasti le tappe
del Santo cammino
con il conforto
del pastor[5] vicino
e per andare nella
“Santa Terra”
pagasti il dazio[6]
dei due popoli
in guerra.
Seguisti il cammino
di nostro Signore
che lo portò
al calvario a morire.
Non fu più bella
tua vita e tua sorte
che atroci dolori
sancirono la morte.[7]

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[1] E’ rotto il numero tredici equivalente al numero dei fratelli viventi.
[2] Tu eri il decimo dei fratelli come lo erano i dieci comandamenti.
[3] Popolo ebraico
[4] Viaggio in Egitto e Israele; viaggio di preghiera e di speranza.
[5] Confortato dalla presenza di Padre Giulio missionario in Egitto
[6] Per poter andare a Gerusalemme occorsero notevoli somme:
per via delle ostilità in atto tra Israele ed Egitto.(1981/82)
[7] Il male che lo stroncò all’età di 46 anni gli causò tante sofferenze, che sopportò con grande dignità e rassegnazione, a Vecchia.

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