Vallata - Elio Gerardo Tanga - Pazzamente-


In Copertina:
Acquaforte diGerardo Lo Russo

Elio Gerardo Tanga
"Pazzamente"

Antonio Lalli Editore


    DEDICA ALLA RACCOLTA

«A colei che un giorno volli bene
e in un altro — forse —
le vorrò ancora più bene»

Resto qui, tra i tuoi confini;
oltre                                        
c’è solitudine e malinconia

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Noi, Polvere

I tuoi occhi
smeraldi di argilla
contengono,
con minimo sforzo,
il peso del mio corpo,
che fu polvere,
che è carne
e ritornerà polvere
che bacerà
il tuo corpo,
con labbra sudate,
nel frammisto
di polvere.

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Tu

Tu
sei una donna
e porti mille donne nel tuo corpo,
nel tuo sguardo,
nel tuo volto.
Nel tuo sonno evapora l’odore
di mille sogni,
ansie,
delusioni!
che s innalzano
nel cielo di cristallo,
limpidi
tra i fili d’argento, e
si incagliano dietro le ciglia
nero velluto —
Tu
dormi con l’essenza
delle mille donne
perciò
t’amo più di mille donne.

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Io Ti Attendo

Tu figlia delle mie notti
vaghi tra sentieri velati
da ombre senza forma
e regni in silenzio
nel sorriso che sa di turbini
costellati da mani tremule
che ti attendono e ti accolgono
nell' insieme
corpo
anima
e sentimenti
che si rovesciano
su di un corpo
che riprenderà l’illusione di amare.

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Storia di due Amanti

Lui e lei. Sono molto giovani,
               per essere amanti:
    sono amanti
                 di un proprio amore;
amante     
                         si è per chi non conosce.
Lui  Si è consacrato
figlio          
partorito    
                  dal genio dell’amore.
Lei L’ha seguito   
    senza paura:
            e si è consacrata
         sua compagna.
Loro Si sono piaciuti.
              Si sono posseduti.
               Molti — i profani —
      hanno ritenuto
errore,       
                    peccato
di una vita.
La gente  
            li ha perdonati —
                    Tu, Signore,
                                                            benedicili.

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Un Giorno Partirai

La mia fatica
sarà una preghiera
maledettamente dolce.

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In Silenzio

Amare:
è una preghiera senza religione,
è un altare senza idolo,
è un dio senza nome,
è una donna senza volto,
è cicatrice senza sangue,
è pianto senza lagrime.
Amo, in silenzio.
Non posso gridarlo:
la mia devozione cadrebbe
in reticenti sospetti.

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Noi

Molto e spesso
nell’esuberanza della età, come te
che mi dicesti: «Io..., tu...,
noi chi siamo?». E
mi fissasti come se su di me
ci fosse la tua soddisfacente risposta.
Fiduciosa attendesti, tacita.
Ammiccai un sorriso, e... «Io..., tu...,
noi
siamo la continuità di una lunga ambizione:
quella di essere uomini».

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Puzzo di Te

Due le bocche avide di baci
che si posano
a mo’ di croce
e masticano gli attimi
senza ritmo, incalzanti.
Il ritmo
è nel piacere.
Due le lingue
che si agganciano — ribelli —
nell’ alveolo duro,
di parole dolci: amore, bacio.
Quattro gli occhi socchiusi
che delineano
— in comune —
un mondo di luci.
Io cammino in te.
Tu corri in me.
Insieme camminiamo
nell‘oasi riservata.
Sono diverso
nei tuoi silenzi?
Tu no.
Mi piaci come sei.
Baciami, affogami
col tuo respiro
forte,
singolo,
per poter dire:
«Puzzo di te».

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Il Bello

  bello è vivere               
  bello è amare              
  bello è conquistare     
  bello è sognare           
 bello è scoprire          
 bello è capire             
 bello è perdonare      
 bello è parlare           
 bello è camminare    
bello è baciare         
bello è accarezzare 
bello è scordare       
bello è sentire          
bello è dormire.       
bello è:                     
       avere te.

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Massime

Lo sai che vicina
mi manchi,
e mi sei più vicina lontano,
— questo pure lo sai— 


Anche se il nostro amore
è d’autunno — rallegrati,
è l’estate dei più bei colori.


Oggi canto
con la tua immagine;
domani non so
con chi canterò
Forse...  
           con te.

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Le Massime dell'Amore

«Il bacio è un punto fermo,ad una frase brevissima con lunghi sottintesi = “Amore”».

«L’osso duro dell’amore è la promessa: “non amerò che te”».

«Il bacio è lo scompiglio di certe cose, per coordinarne altre».

«Amare non è reciproco scambio, bensì capire la possibilità di chi più può dare, senza aspettare di avere per dare».

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